lunedì 2 febbraio 2009

Alla Conferenza

Dato che siamo all’inizio della settimana, vi scrivo di qualcosa di un po’ diverso. Quella di oggi non è una notizia che arriva direttamente da un quotidiano. Vi parlerò di una conferenza a cui ho avuto la possibilità di andare qualche giorno fa. La conferenza è stata la 7th Annual European Financial Services Conference che si è tenuta a Brussels questo martedì. Si, perché io vi scrivo dalla capitale - così inizio anche a spiegare chi sono - . L’idea è con il tempo di spiegare anche un po’ meglio da dove vi scrivo e perché esiste questo blog.
Dicevamo…la conferenza aveva una serie di ospiti illustri alternatisi sul palco con l’intento di rispondere ad una serie di domande su come procedere e uscire dal pantano di questa crisi. Se non fosse stato che si parlava di cose serie, avrei quasi trovato esilarante il contesto e i suoi attori. Insomma, avreste dovuto vederli tutti questi pinguini in giacca e cravatta esagitati nel condividere con la platea tutta le loro saccenti ricette su come salvare il mondo della finanza, da questa sciagura inaspettatamente piovuta dal cielo. La Conferenza era ospitata dall ING Auditorium. Per chi non lo sapesse l’ING è (o forse è meglio dire ‘era) la più grande banca olandese e una delle più grandi al mondo. Vi spiego perché la conferenza aveva qualcosa di esilarante: la crisi si è abbattuta sulla povera e indifesa ING costringendo il governo olandese a versare nelle casse della banca DIECI MILIARDI di euro nell’ottobre dell’anno scorso, mentre il giorno prima della conferenza la direzione della stessa banca ha annunciato un piano di 7000 licenziamenti. Inoltre, per darvi un’ultima idea di quanto grande sia ING, il valore dei suoi assets (per assets si intende l’insieme di tutti i beni posseduti dalla banca: conti correnti, bonds, liquidità, immobili, tecnologia e brevetti) è circa il doppio del PIL olandese. Insomma, questo piccolo grande gigante che ha tanto beneficiato dei giochi della finanza, ora si trova a piangere al capezzale dello stato e nel mentre organizza una conferenza su come uscire da una crisi che lei stessa ha contribuito a creare e a far espandere. La cosa che mi infastidisce è che questo gotha di pinguini non faccia mai autocritica e cerchi solo di mantenere la propria posizione di privilegio. Anche un piccolo mea culpa sarebbe stata un’apprezzata dimostrazione di buona volontà.
Tutto questo pippone solo per spiegarvi che la situazione rimane cupa all’orizzonte. In tutta onestà solo uno degli invitati al dibattito, esponente del Ministero dell’Economia tedesco ha avuto l’onestà intellettuale di dire la verità dicendo che in realtà nessuno sa come si evolverà la crisi e come o quando ne usciremo. Tutti navigano a vista, nessuno escluso.
Ma non vi preoccupate, queste voci cupe sono state spazzate via alla fine della conferenza dal prode intervento del Commissario all’Economia Lino Banfi Almunia, il quale ha detto sorridendo che dobbiamo tutti essere fiduciosi e usare le nostre energie nel ricostruire la fiducia negli investitori. Maahhh…
Alla prossima conferenza.

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